Basilea: Commemorazione del 4 novembre

Sabato 4 Novembre 2023 presso il Consolato di Basilea si è tenuta la commemorazione dei Caduti in Guerra e la celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, organizzata dalla Console d’Italia a Basilea Benedetta Romagnoli e da S.E. l’Ambasciatore d’Italia a Berna Gian Lorenzo Cornado.

Alle ore 10.00 si è celebrata la Santa Messa in suffragio dei Caduti di tutte le Guerre, alla quale è seguita la lettura di alcune poesie sul tema della pace e della fratellanza da parte degli studenti dei corsi di lingua e cultura italiana: la studentessa Alessia Ofner ha fatto l’introduzione alle poesie “Promemoria” di Gianni Rodari, “Al soldato caduto” di Renzo Pezzani e “Fratelli” di Giuseppe Ungaretti  lette dagli studenti Mattia Cacciavio, Damiano Cattelan e Alberto Quaranta. Sono seguiti i saluti della Console, dell’Ambasciatore e di alcuni rappresentanti della comunità italiana a Basilea.

La commemorazione si è conclusa  con l’alzabandiera e con la deposizione di una corona di alloro al Monumento ai Caduti di tutte le Guerre.

Riportiamo di seguito i testi delle poesie lette dalla studentessa e dagli studenti dei corsi di lingua e cultura italiana:

Presentazione di: Alessia Ofner

Noi studentesse e studenti dei corsi di lingua e cultura italiana vogliamo commemorare questa giornata dedicata all’Unità nazionale con la lettura di alcune poesie, che ci ricordano come la pace fra le Nazioni sia una necessità imprescindibile dell’umanità.

Vogliamo parlare di pace e fratellanza proprio perchè in questo momento storico sembrano sempre più difficili da raggiungere e per far questo ricorriamo all’aiuto di quegli scrittori e di quei poeti che, con le loro parole e i loro versi, hanno cercato di rendere più vivibile questo mondo.

  1. Iniziamo con la poesia “Promemoria” scritta da Gianni Rodari, che è stato un grande scrittore e pedagogista italiano. Il titolo della poesia, “Promemoria”, rimanda all’idea di non dimenticare ed essere consapevoli: è un ammonimento per adulti e bambini, un invito a far appello alla nostra memoria storica e soprattutto al nostro buonsenso. Ci ricorda le cose che dobbiamo fare nella vita di ogni giorno, ma pone soprattutto l’accento su una cosa che dobbiamo assolutamente evitare: la guerra.
Lettrice/lettore:  Mattia Cacciavio

Promemoria (di Gianni Rodari)
Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.

  1. Leggiamo ora una poesia di Renzo Pezzani, dedicata al soldato caduto: essa fa riferimento ai fatti storici che portarono al completamento dell’Unità nazionale con la fine della prima guerra mondiale e l’armistizio di Villa Giusti il 4 novembre 1918, di cui oggi ricorre l’anniversario. E’ un omaggio ai tanti uomini scomparsi nel corso di quel conflitto anche se, come dice la poesia, ormai nessuno ricorda perché il soldato è caduto e ora è solo “una croce sul monte…custode di gloria e di pace”.
Lettrice/lettore: Damiano Cattelan

Al soldato caduto (di Renzo Pezzani)

Nessuno, forse, sa più
perché sei sepolto lassù
nel camposanto sperduto
sull’alpe, soldato caduto.
Nessuno sa più chi tu sia,
soldato di fanteria,
coperto di erba e di terra,
vestito del saio di guerra,
l’elmetto sulle ventitré.
Nessuno ricorda perché,
posata la vanga, il badile,

 

 

 

portando a tracolla il fucile,
salivi sull’alpe; salivi,
cantavi e di piombo morivi,
ed altri moriron con te.
Ed ora sei tutto di Dio.
Il sole, la pioggia, l’oblio
t’han tolto anche il nome d’in fronte.
Non sei che una croce sul monte
che dura nei turbini e tace,
custode di gloria e di pace.

 

  1. Concludiamo con questa poesia di Giuseppe Ungaretti dal titolo “Fratelli”, composta nel 1916 a Mariano, sull’altopiano del Carso, dove il poeta era impegnato come soldato. Con la parola, “Fratelli”, ripetuta più volte, Ungaretti vuole sottolineare il sentimento di fratellanza che accomuna e unisce gli uomni proprio nelle situazioni di maggiore disperazione ed esprime il senso di solidarietà e la ribellione all’odio fomentato dalla guerra.
Lettrice/lettore: Alberto Quaranta

Fratelli (di Giuseppe Ungaretti)

 
Di che reggimento siete Nell’aria spasimante
fratelli? Involontaria rivolta
Parola tremante dell’uomo presente alla sua
nella notte fragilità
Foglia appena nata Fratelli.

Qui le foto: